Chiacchiere sull’autoproduzione

Mi è venuta l’idea del post scrivendomi con acolourfulmess a proposito del suo tonico Spiezia, abbiamo provato riformularlo:

Inci
Lavandula angustifolia (lavender) flower water, anthemis nobilis (chamomile) flower water, salvia officinalis (sage) water, lavandula angustifolia (lavender) flower oil, anthemis nobilis (chamomile) flower oil, salvia officinalis (sage) leaf oil, *citral, *cintronellol, *linalool. (* Naturally occurring in 100% organic essential oils.)
Idrolato di lavanda 50
Idrolato di camomilla 40
Idrolato di salvia 10
Oe lavanda 2gt
Oe camomilla romana 2 gt
Oe salvia officinale 1gt

Fare un tonico del genere non è assolutamente economico, considerate che gli oli di neroli, camomilla e rosa sono tra i più costosi sul mercato. Prendo Vernile come riferimento prezzi, gli oli essenziali si possono trovare anche a meno (manske), ma la qualità scende tanto. Quindi proviamo a riformulare e calcolare un prezzo.

Acqua di lavanda 100 3€
Aqua di camomilla 100 2,5€
Acqua di Salvia non è presente facciamo 100 3€
Oe lavanda 5.50€
Oe camomilla romana 49€
Oe salvia officinale 9€

300 ml di tonico costerebbero 16 euro, tenendo in chiaro che ogni volta che dovrà rifarselo avrà altre spesa per ordinare le varie acque.
Oltre alla spesa, non consiglierei spignattare un prodotto del genere perché vanno calibrati perfettamente gli oli essenziali.
L’olio essenziale di salvia (in questa caso sarà una goccia) potrebbe essere pericoloso in soggetti predisposti.

L’unico modo di rifare un tonico simile in sicurezza potrebbe essere questa

Lavanda 50
Camomilla 35
Salvia 10
Amamelide 5
Glicerina 2
Pantenolo 1
Allantoina 0,3
Estratto fluido di camomilla 2
Estratto fluido di salvia 2

Altro discorso sull’inci, non può non esserci un conservante. Gli oli essenziali conservano a quantitativi tali da non poter essere utilizzati sulla pelle. Quindi o le acque sono già conservate (penso questo) e non viene indicato, oppure manca un pezzo di inci. Altrimenti andrebbe a male in una settimana.

Se siete arrivati fino qui vi stimo.
Quello scritto sopra è un esempio di quanto costano le materie prime e un prodotto finito. Il prezzo del tonico Spiezia è oggettivamente alto, ma considerate che rifarlo prendendo esclusivamente le sostanze in inci significa buttare soldi.

La domanda dovrebbe essere “cosa mi voglio fare? ha senso copiare quel prodotto?”, spesso no. Si dovrebbe formulare prendendo spunto dai prodotti in commercio (pochi), per creare cose di livello superiore. Questo è uno dei motivi per cui non copio i prodotti Lush validi (ballistiche, voi non avete sentito :3), ma cerco creme o formulazioni che potrebbero piacermi e le rilavoro per ottenere quello che voglio.
Se pensate di farvi qualcosa homemade di valore spendendo poco siete assolutamente fuori strada. Spignattare bene costa, soprattutto all’inizio quando non si ha ben chiaro l’utilizzo di tutte le materie prime.
Non si emulsionano olio/acqua/lecitina pensando di aver fatto una crema fighissima, ogni pelle ha le sue peculiarità, quindi mettete in conto di spendere davvero tanto in attivi e idratanti, oli particolari e qualche olio essenziale di qualità.
Prima di fare un ordine provate a stilare una lista di cosa veramente vi serve. Se state partendo da zero non prendete litri di olio, ne bastano due diversi per tipologia (leggera/media/altra viscosità) e vedete come reagisce la vostra pelle con questi.
Prendere qualche estere, qualche burro, karitè, cocco, mango e cacao per iniziare.
Tre cere sono sufficienti (api o qualche cera vegetale), controllate che abbiano diversi punti di fusione (uno basso api, uno alto carnauba e candelilla).

Qualche emulsionante a caldo monoemusionante come montanovTM, olivem1000 (tenendo presente che fanno moltissima scia bianca, ma possono essere utilissimi in creme da massaggio o anticellulite) o emulsionanti da combinare (metile glucosio sesquistearato e alcool cetilico). Per emulsioni a freddo tinovis ADE da accoppiare a abil care 85 (siliconico) o lysolecitina (appiccica un po’ se usata ad alte percentuali).
Per i gelificanti io consiglio la xhantana in accoppiata con il carbomer, l’idrossietilcellulosa per ottenere gel e fluidi viso molto belli (è più rompipalle da usare e spesso dopo qualche mese smonta) o le carragenine, non sono facilissime da gestire ma danno gel completamente naturali e dall’effetto siliconito.

Gli attivi indispensabili sono glicerina, pantenolo, allantoina, sodio jaluronato, bisabololo, tocoferolo, umectol, proteine varie (quelle del grano puzzano come se non ci fosse un domani), ceramidi e dry flo. Tutti gli altri vanno in base alla tipologia di pelle da trattare

Le acque aromatiche prendetele per fare i tonici, in fase a potrebbero rovinarsi, solitamente ne bastano poche, quelle fondamentali sono lavanda (pelle mista), camomilla (pelle delicata), amamelide (pelle mista) e rosa.
Se pensate di utilizzare l’amamelide in un tonico non utilizzatela mai più del 10% o rischiare infiammazioni, idem per salvia e tea tree.
Io uso spesso le acque per fare i gel (amamelide, lavanda, rosa e neroli), attivi specifici per pelle mista (estratto di cetriolo, oe lavanda, estratti di te verde e amamelide, caolino e ozzido di zinco ecc) e aggiungo qualcosa per lenire e idratare (pantenolo, estratti).

Capitolo oli essenziali, se non fate sapone vi bastano limone, arancia dolce e lavanda. Tutto il resto è *un più*. Non guariscono, possono aiutare in alcuni casi, ma non fate troppo affidamento su di loro perché servono a pochissimo.
In più potrebbero irritare (es cipresso e tea tree) e sensibilizzarvi. Quando decidete di comprare un olio a scopo curativo andate sempre a vedere le controindicazioni, la quantità d’uso e se esistono attivi che svolgono la stessa funzione senza stressare la pelle. Ricordatevi che quasi tutti gli agrumi sono fotosensibilizzanti, quindi non esponetevi al sole diretto dopo averli utilizzati

Ovviamente non va comprato tutto subito, pensate a quello che dovete fare, tipo una crema corpo doposole e prendete le cose di conseguenza, aggiungendo magari qualcosa per fare una crema viso o un siero. Ricordatevi anche che gli attivi scadono e gli oli irrancidiscono, quindi spendere tanto subito non serve a nulla.

Conservanti, comprateli. Ce ne sono di tantissimi tipi, con e senza parabeni. Un prodotto non conservato va bene se dura una settimana.

Considerate che per il mio primo ordine ho speso 180 euro. Sembra tanto, ma è quello che effettivamente si spende volendo fare le cose per bene.

Scusate per il papiro, spero di essere stata utile a qualcuno ^_^

16 pensieri su “Chiacchiere sull’autoproduzione

  1. Senza contare che spiezia usa solo roba bio, quindi il costo aumenterebbe, giusto?

    Credo comunque che quello dei costi sia un discorso che troppe poche “spignattatrici” fanno. L’auto produzione è conveniente quando continua e costante, non quando si segue il capriccio del momento…

    • Si, anche alcuni oli non raffinati e biologici possono costare anche 15 euro al litro.
      Secondo me ogni prodotto ha senso in base all’utilizzo che ne si vuole fare, un vinaccioli non raffinato in un sapone sarebbe sprecato, in una crema andrebbe benissimo. Stesso discorso per gli attivi, se si vuole un prodotto seriamente anti età si spende tanto. Sicuramente meno di una crema chanel, ma comunque una cifra alta.

  2. ciao tesoro, hai proprio ragione, partendo anche che spiezia, conoscendo la padrona (non fondatrice, perché quello è Mr Spiezia) è una donna che si impegna nel suo di materie prime locali e certificate soil association e lei appunto mi dice sempre che sono spesso costosi e molte volte neanche è facile trovarli in giro.
    Loro usano cose fresche e sanno come formulare…inutile dire che li amo alla follia, ho già tutto un set in mente pronto da essere ordinato appena ritornano dalle loro “vacanze”.
    Un prodotto 10 e lode è lo scrub viso ma anche quello per il corpo…
    insomma come dici tu per creare cosmetici in casa bisogna spendere e anche…essere brave :) cosa che io ahimè non lo sono per niente!

    grazie di questo post
    un bacio

    • Io penso siano riusciti a svecchiare una tipologia di cosmetico messo da parte dalle creme. L’unguento non è un prodotto facile e non permette l’inserimento di troppi attivi. Io attualmente mi trovo benissimo con sieri (praticamente oil free) e creme molto corpose per il corpo, non riesco a relazionarmi troppo con le cose unicamente cerose/oleose (ho smesso di usare anche i burri montati). Cambierò idea sicuramente quest’inverno :D Il loro tonico invece sono curiosa di provarlo.

      • ma che tipo di pelle hai? io li trovo favolosi anche adesso con 50 gradi :D
        mi spalmo oli, burri (karite, cacao) a gogo specialemente dopo una corsa :)
        spiezia è carino proprio per questo ma comunque ho notato che mettono tantissimi estratti nelle due “creme” viso 8-9 per ogni formulazione.
        Il tonico merita tanto *_*

      • Meglio lasciar perdere ma tuttavia penso potrebbe piacerti tanto l’argan (così overrated adesso) e la macadamia :) argan per il viso con gel d’aloe vera e macadamia per il corpo magari con qualche estratto attivo per la microcircolazione ^_^

  3. hai spiegato bene perché non ci penso minimamente a spignattare (spesso sconvolgendo il mondo… “ma come frequenti il forum di Lola e non spignatti? Ma come non ci vuoi provare? Dai che è facile”)… zero attitudine e grossa sicurezza di buttar soldi in tentativi.
    Anche pigrizia, e quando c’è quella ha zero senso investire in roba che facilmente non userai… le cose o si fan bene o meglio evitare per me.

    • vero, lo stesso discorso si può fare su tutto. mi comprerei tantissimi cosmetici decorativi (leggo due recensioni e mi scatta il *mio*), ma pensando all’uso che ne farei declino l’acquisto.

  4. Sono d’accordo con Misato, anche io leggo molto il forum di Lola e seguo gli spignatti degli altri ma l’idea di mettermi a fare autoproduzione non mi alletta per niente…e poi come dici tu gli ingredienti buoni e l’attrezzatura costano, senza contare che senza una buona preparazione/esperienza le cose belle non vengono quasi mai. A questo punto preferisco seguire da lontano e tentare di spendere e scegliere consapevolmente!

    • i risultati vanno di pari passo alla quantità di cose che fai e alla qualità degli attrezzi. per fare una crema decente devo farne almeno 200 gr, sono veramente tanti e per consumarli passa una vita, quindi non si spignatta proprio quotidianamente :D

  5. questo post è una perla per tutte le persone alle primissime armi con lo spignatto. Io procedo a piccolissimi passi proprio per evitare di ritrovarmi con quintali di roba da smaltire.

    siccome ho letto che usi sia acqua di lavanda che di amamelide mi chiedevo che differenze hai riscontrato perchè ho quasi terminato quella alla lavanda(che spruzzo sul viso prima dell’olio di jojoba per favorirne l’assorbimento) e vorrei provare altro…

    • l’acqua di lavanda si può usare anche pura, quella di amamelide al 10% e per alcuni può essere irritante. ha un odore un po’ strano, erbaceo. su di me è acqua fresca, preferisco rose e lavanda :)
      le materie prime che non si consumano MAI sono gli oli, gli attivi bene o male si usano sempre prima della scadenza.

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