Crema lenitiva calendula e liquirizia

Ciao fanciulli!
Le mie abitudini in termini di skin-care stanno cambiando rapidissimamente, fino all’anno scorso non avrei mai pensato di mettermi una crema così pesante sul viso.
Il prodotto in questione è lenitivo e mi è venuto in soccorso tra aprile e maggio con lo sbocciuare di fiorellini ed erbette varie. La mia pelle ha iniziato a fare le bizze, pruriti, rossori, screpolata ai lati del naso, sulle guance, e sul mento. Anche il resto del viso non era proprio il top, in generale la sentivo sofferente e bisognosa.

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Ho sempre preferito prodotti più leggeri, come questa crema, ma ho voluto provare qualcosa di diverso, che lenisse e idratasse maggiormente.
Questa non è una crema leggerissima, io ho la pelle mista/grassa e mi sveglio al mattino leggermente lucida, ma in compenso mi arrosso meno e le zone più irritabili mi sembrano tirare e prudere un po’ meno, sono completamente sparite le screpolature.

Fase A
Acqua a 100
Gomma xantana normale 0.1
Glicerina 3
Allantoina 0.3
Carbopol ultrez 21 0.20
Carbopol ultrez 30 0.10
Fase B
Ethylhexyl stearate 1,5
Coco caprylate 1
Squalano sintetico 0.5
Olio di argan 1.5
Tocoferolo 1
Olio di cacao 1
Cetyl ricinoleate 0.5
Burro di sal 1
Olivem 1000 2
Olivem 700 1.5
Alcool cetilstearilico 50/50 0.5
Fase C1
Olio di cartamo 2
Bisabololo 0.5
Dryflo 0.3
Fase C2
Arginina 0.5
Pantenolo 1
Trimetilglicina 2
Estratto glicolico calendula 2
Estratto glicolico liquirizia 2
Sodio jaluronato alto e basso pm 1.5% 3
Nosense 0.5
Eurol BT (Olea Europaea (Olive) Leaf Extract, Water) 0.3*
Phenonip 0.6
Fase D
Nano-liposomi antioxidant (Q10 e acido lipoico) 3
Fragranza mimosa 3gt

Come l’ho fatta?

Nonostante la lunghezza della formula e le settordici fasi è abbastanza semplice da realizzare.
Per prima cosa ho disperso il Dryflo nell’olio di cartamo e nel bisabololo e ho messo la pappetta da parte.
Successivamente ho preparato la fase acquosa, dividendo 1/3 dell’acqua per il gel di xantana e 2/3 dell’acqua per i due carbomer. Nel becher per il carbomer ho versato a pioggia il 21, aspettato che idratasse e “andasse a fondo” e versato successivamente il 30. Quando entrambi i polimeri si sono idratati ho versato il liquido sul gel di xantana preparato nel solito modo, aggiunto l’allantoina, frullato per omogeneizzare e messo il becher a bagnomaria con la fase oleosa.
Al raggiungimento della temperatura ho emulsionato, versando metà della fase oleosa su quella acquosa, mescolato e frullato fino a sbiancamento, ripetuto finendo di emulsionare i grassi rimasti.
Ho tamponato il carbomer con l’arginina, versata direttamente a pioggia sull’emulsione. Successivamente il pantenolo, lentamente, per non smontare troppo la crema.
Ho mescolato fino a intiepidimento e aggiunto alla crema la pappetta di bisabololo, cartamo e dryflo.
Ho disperso Nosense e trimetilglicina nel gel di sodio jaluronato e negli estratti vegetali e li ho aggiunti insieme al conservante alla crema ormai fredda. Ho frullato per omogeneizzare e per ultimi ho inserito liposomi e fragranza, solo mescolando.

Ingredienti e sostituzioni

Carbopol Ultrez 21/30: se dovete scegliere un solo tipo di carbomer usate il 21
Cascata di grassi: li terrei invariati. Se non ne avete uno sostituitelo con quello più simile.
Olivem 1000/Olivem 700: il secondo non se si trova, eventualmente usate il GC-Derm (o solo l’Olivem 1000) a 3.5, nel primo caso la crema risulterà più idratante, nel secondo un po’ più secca.
Alcool cetilstearilico 50/50: fattore di consistenza. Sostituibile con alcool cetilico alla stessa percentuale, ma cambierà un po’ la spalmata e la crema risulterà più secca.
Olio di cartamo: olio secco dall’alto contenuto di linoleico. Non è speciale, si può anche sostituire con un borragine o un enotera. Se non avete nessuno degli oli citati provate con un canapa.
Bisabololo: lenitivo. Indispensabile.
Dryflo: amido modificato, tampona un po’ l’unto della crema, indispensabile in caso di pelle mista, se ne può fare a meno su una pelle normale.
Arginina: aminoacido riparatore.
Pantenolo: è una forma più stabile dell’acido pantotenico o vitamina B5, idratante, emolliente e lenitivo.
Estratto glicolico calendula e liquirizia: mi piacciono entrambi, ma se dovesse scegliere tra le due andrei di calendula.
Sodio jaluronato: si può usare la soluzione sodio jaluronato ad alto peso molecolare.
Nosense:  è un complesso naturale dal forte potere lenitivo.L’ho provato anche in altri prodotti e vi assicuro che funziona ed è molto utile contro irritazione e prurito.
Eurol BT: estratto di oliva, lenitivo. Non credo si trovi in commercio, omissibile
Trimetilglicina: idratante e umettante.
Nano-liposomi antioxidant: avrei voluto usare liposomi ad hoc, ma non avendoli trovati e utilizzando questa crema anche durante i primi caldi ho pensato di metterci un ingrediente antiossidante. Ovviamente sostituibili da liposomi idratanti o altri lenitivi.

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Come scrivevo sopra la crema è abbastanza pesante per il mio tipo di pelle, si fa sentire e mi fa scomparire immediatamente le screpolature. E’ corposa da barattolo, si spalma bene, non frena e va massaggiata qualche secondo prima di essere assorbita completamente.
Con un uso continuativo ho notato il diminuire del prurito e le zone più secche sono tornate normali. L’ho utilizzata anche come contorno occhi in un momento di disperazione trovandola molto buona.
Non la uso di giorno spesso di giorno perché tende a farmi lucidare, l’unico modo in cui riesco ad usarla è come base al fondotinta minerale, restando un po’ appiccicosa lo fissa bene e non mi lascia la fronte lucida dopo poco tempo.
In questo periodo la sto usando quasi solo come crema da notte, associata ad altri prodotti, una volta finita credo aspetterò i primi freddi per spignattarla.

È un prodotto che mi ha dato e mi sta dando tante soddisfazioni, se cercate una crema lenitiva penso possa fare al caso vostro, rivedendo la cascata credo possa essere formulata anche per una pelle grassa o con molte imperfezioni.

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, alla prossima ^_^

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