Ciao a tutti ^_^
E’ arrivata la primavera e con lei i primi soli, la mia gioia di vivere e l’allergia.
Riprendo in mano il blog con una serie di post dedicati alla mia nuova routine viso, a parte gli ultimi rimasugli di questa crema lenitiva ho formulato diversi prodotti per andare incontro ai cambiamenti della mia pelle nell’ultimo anno.
Il mio viso è cambiato parecchio dagli anni scorsi, da una pelle mista con tendenza a lucidarsi in zona T sono passata a una pelle normale con diverse zone secche e bisognose di idratazione. Non so se sia dovuto all’età, all’alimentazione o ad altro, ma ho dovuto rivedere tutti i prodotti che usavo prima calibrandoli alle esigenze del momento.
Oggi vi propongo una cremagel lavaviso alla alle argille, delicata e rinfrescante e dalle settordici fasi, abbastanza particolare ma molto semplice da realizzare. Non avevo mai letto un detergente con queste materie prime e ho voluto provare a rifarlo, un po’ dubbiosa.
Per la formula ho preso spunto da questa, cambiando un po’ gli ingredienti in base a quello che avevo e al risultato che volevo ottenere. Ho fatto quattro prove differenziando polveri e attivi di volta in volta, questo è l’ultimo esperimento, quello venuto meglio.
Fase A
Acqua a 100
Allantoina 0.20
Glicerina 2.00
Gomma xantana normale 0.50
Magnesium alluminium silicate 3
Aristoflex AVC 0.50
Fase B
Oleolito di lavacamolendula in olio di riso e jojoba (30/70) 1.00
Phenonip 0.5
Mentil lattato 0.10
Fase C
Argilla bianca 3.00
Argilla verde 1
Dry flo 2.00
Diossido di titanio 0.50
Fase D
Pantenolo 0.50
Trimetilglicina 2.00
Crioestratto rosa centifolia 1.00
Proteine quaternizzate della seta 0.5
Profumazione per 200gr: OE mandarino 5gtt, Oe petitgrain mandarinier 3gtt, OE geranio borboun 2gtt, fragranza fico GlamourCosmetics 1gtt
Fase E
Caprylyl capryl glucoside 1.5
Come si fa?
Ho diviso l’acqua 1/3 per il gel di Aristoflex che ho lasciato ad idratare tutta la notte, i restanti 2/3 per formare il gel di xantana e la sospensione di magnesium alluminium silicate.
Ho preparato il gel di xantana, predispersa nella glicerina e messo il becher a bagnomaria. Ho aggiunto l’allantoina e mescolato.
Al raggiungimento dei 70° ho versato a pioggia la polvere di MgAlSi, ho frullato per 4 o 5 minuti e creato la sospensione. Ho unito il gel di Aristoflex alla sospensione e mescolato.
Ho versato la fase oleosa in quella acquosa, mescolato e frullato fino ad un leggero sbiancamento.
Successivamente ho aggiunto al gel le polveri della fase C, frullando per omogeneizzare.
Ho aggiunto tutta la fase D, profumazione compresa, un ingrediente alla volta, mescolando tra un’aggiunta e l’altra e frullando al termine.
Come ultima cosa ho aggiunto il tensioattivo, solo mescolando, per evitare la formazione di bolle.
Ingredienti e sostituzioni:
Tutti i gelificanti sono fondamentali e non sostituibili, a parte la xantana normale che può essere sostituita dalla trasparente.
Allantoina/pantenolo/trimetilglicina: le prime due versioni che ho fatto non li avevano. Non cambia molto tra metterli e non metterli, un prodotto che sta sul viso veramente poco e non ha molto tempo di agire.
Crioestratto rosa centifolia in glicerina: omissibile e sostituibile con un estratto glicolico o glicerico. La crema viene un po’ meglio con una piccola percentuale di glicole propilenico, quindi se avete un estratto lenitivo vi consiglio di utilizzarlo.
Proteine quaternizzate della seta: leggermente filmanti e condizionanti, consiglio di metterle.
Oleolito di lavacamolendula in olio di riso e jojoba: sostituibile con altro oleolito lenitivo o con un olio leggero/medio resistente all’ossidazione.
Mentil lattato: l’ho messo solo in questa versione e fa la differenza. Rinfresca senza essere fastidioso, non ero convintissima invece ha dato alla crema qualcosa in più.
Argilla verde, caolino: con solo caolino viene leggermente più delicata e completamente bianca.
Diossido di titanio: usato per correggere un po’ il color fango del mix argilla verde e sospensione. Io sono chiara e non ho notato effetto sbiancante lavando il viso. Se usate l’argilla bianca o se non vi interessa il colore potete ometterlo.
Caprylyl capryl glucoside: un po’ aggressivo, ma viene un po’ tamponato dall’olio e dalle restanti sostanze oleose. Va aggiunto per forza per ultimo o produce un quantitativo di schiuma terrificante e le bolle non spariranno mai. In una delle versioni precedenti ho usato il PEG-6 capryliccapric-glycerides, sicuramente più delicato.
Come mi trovo?
Questa crema mi piace davvero moltissimo.
Fa pochissima schiuma e quella poca è molto cremosa, pulisce abbastanza bene senza sgrassare troppo e dopo la detersione la pelle non tira.
A me è piaciuto talmente tanto da essere diventato il mio detergente viso degli ultimi 4/5 mesi, si è comportato molto bene durante la stagione più fredda e credo che l’ultima versione rinfrescante possa essere molto piacevole anche in estate.
Lo uso tutti i giorni mattina e sera, alternandolo raramente ad altra roba a caso (saponi, detergenti classici ecc.), a parte una spruzzata di tonico non sento il bisogno di spalmare la crema appena lavato il viso. Non lo uso sul contorno occhi, che lavo con altri prodotti più delicati, le due volte in cui l’ho voluto passare anche li comunque non mi ha dato fastidio, nessun prurito o secchezza. Preciso che la prova l’ho fatta in febbraio, non so se adesso in cui sono particolarmente reattivi e pruriginosi gradirebbero allo stesso modo.
Io l’ho intubato, l’ho considerato il confezionamento più pratico. Il tubo che vedete in foto è del suddetto detergente, i restanti prodotti sono tonico, siero e contorno occhi.
Nella prossima puntata vi scriverò dei tonici che uso con il suddetto detergente.
Spero che la ricetta vi sia piaciuta ^_^ Alla prossima!