Fresh Clay – Crema detergente viso rinfrescante e delicata

Ciao a tutti ^_^

E’ arrivata la primavera e con lei i primi soli, la mia gioia di vivere e l’allergia.
Riprendo in mano il blog con una serie di post dedicati alla mia nuova routine viso, a parte gli ultimi rimasugli di questa crema lenitiva ho formulato diversi prodotti per andare incontro ai cambiamenti della mia pelle nell’ultimo anno.
Il mio viso è cambiato parecchio dagli anni scorsi, da una pelle mista con tendenza a lucidarsi in zona T sono passata a una pelle normale con diverse zone secche e bisognose di idratazione. Non so se sia dovuto all’età, all’alimentazione o ad altro, ma ho dovuto rivedere tutti i prodotti che usavo prima calibrandoli alle esigenze del momento.

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Oggi vi propongo una cremagel lavaviso alla alle argille, delicata e rinfrescante e dalle settordici fasi, abbastanza particolare ma molto semplice da realizzare. Non avevo mai letto un detergente con queste materie prime e ho voluto provare a rifarlo, un po’ dubbiosa.
Per la formula ho preso spunto da questa, cambiando un po’ gli ingredienti in base a quello che avevo e al risultato che volevo ottenere. Ho fatto quattro prove differenziando polveri e attivi di volta in volta, questo è l’ultimo esperimento, quello venuto meglio.

Fase A
Acqua a 100
Allantoina 0.20
Glicerina 2.00
Gomma xantana normale 0.50
Magnesium alluminium silicate 3
Aristoflex AVC 0.50

Fase B
Oleolito di lavacamolendula in olio di riso e jojoba (30/70) 1.00
Phenonip 0.5
Mentil lattato 0.10

Fase C
Argilla bianca 3.00
Argilla verde 1
Dry flo 2.00
Diossido di titanio 0.50

Fase D
Pantenolo 0.50
Trimetilglicina 2.00
Crioestratto rosa centifolia 1.00
Proteine quaternizzate della seta 0.5
Profumazione per 200gr: OE mandarino 5gtt, Oe petitgrain mandarinier 3gtt, OE geranio borboun 2gtt, fragranza fico GlamourCosmetics 1gtt

Fase E
Caprylyl capryl glucoside 1.5

Come si fa?

Ho diviso l’acqua 1/3 per il gel di Aristoflex che ho lasciato ad idratare tutta la notte, i restanti 2/3 per formare il gel di xantana e la sospensione di magnesium alluminium silicate.
Ho preparato il gel di xantana, predispersa nella glicerina e messo il becher a bagnomaria. Ho aggiunto l’allantoina e mescolato.
Al raggiungimento dei 70° ho versato a pioggia la polvere di MgAlSi, ho frullato per 4 o 5 minuti e creato la sospensione. Ho unito il gel di Aristoflex alla sospensione e mescolato.
Ho versato la fase oleosa in quella acquosa, mescolato e frullato fino ad un leggero sbiancamento.
Successivamente ho aggiunto al gel le polveri della fase C, frullando per omogeneizzare.
Ho aggiunto tutta la fase D, profumazione compresa, un ingrediente alla volta, mescolando tra un’aggiunta e l’altra e frullando al termine.
Come ultima cosa ho aggiunto il tensioattivo, solo mescolando, per evitare la formazione di bolle.

Ingredienti e sostituzioni:

Tutti i gelificanti sono fondamentali e non sostituibili, a parte la xantana normale che può essere sostituita dalla trasparente.

Allantoina/pantenolo/trimetilglicina: le prime due versioni che ho fatto non li avevano. Non cambia molto tra metterli e non metterli, un prodotto che sta sul viso veramente poco e non ha molto tempo di agire.
Crioestratto rosa centifolia in glicerina: omissibile e sostituibile con un estratto glicolico o glicerico. La crema viene un po’ meglio con una piccola percentuale di glicole propilenico, quindi se avete un estratto lenitivo vi consiglio di utilizzarlo.
Proteine quaternizzate della seta: leggermente filmanti e condizionanti, consiglio di metterle.
Oleolito di lavacamolendula in olio di riso e jojoba: sostituibile con altro oleolito lenitivo o con un olio leggero/medio resistente all’ossidazione.
Mentil lattato: l’ho messo solo in questa versione e fa la differenza. Rinfresca senza essere fastidioso, non ero convintissima invece ha dato alla crema qualcosa in più.
Argilla verde, caolino: con solo caolino viene leggermente più delicata e completamente bianca.
Diossido di titanio: usato per correggere un po’ il color fango del mix argilla verde e sospensione. Io sono chiara e non ho notato effetto sbiancante lavando il viso. Se usate l’argilla bianca o se non vi interessa il colore potete ometterlo.
Caprylyl capryl glucoside: un po’ aggressivo, ma viene un po’ tamponato dall’olio e dalle restanti sostanze oleose. Va aggiunto per forza per ultimo o produce un quantitativo di schiuma terrificante e le bolle non spariranno mai. In una delle versioni precedenti ho usato il PEG-6 capryliccapric-glycerides, sicuramente più delicato.

Come mi trovo?

Questa crema mi piace davvero moltissimo.
Fa pochissima schiuma e quella poca è molto cremosa, pulisce abbastanza bene senza sgrassare troppo e dopo la detersione la pelle non tira.
A me è piaciuto talmente tanto da essere diventato il mio detergente viso degli ultimi 4/5 mesi, si è comportato molto bene durante la stagione più fredda e credo che l’ultima versione rinfrescante possa essere molto piacevole anche in estate.
Lo uso tutti i giorni mattina e sera, alternandolo raramente ad altra roba a caso (saponi, detergenti classici ecc.), a parte una spruzzata di tonico non sento il bisogno di spalmare la crema appena lavato il viso. Non lo uso sul contorno occhi, che lavo con altri prodotti più delicati, le due volte in cui l’ho voluto passare anche li comunque non mi ha dato fastidio, nessun prurito o secchezza. Preciso che la prova l’ho fatta in febbraio, non so se adesso in cui sono particolarmente reattivi e pruriginosi gradirebbero allo stesso modo.

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Io l’ho intubato, l’ho considerato il confezionamento più pratico. Il tubo che vedete in foto è del suddetto detergente, i restanti prodotti sono tonico, siero e contorno occhi.

Nella prossima puntata vi scriverò dei tonici che uso con il suddetto detergente.
Spero che la ricetta vi sia piaciuta ^_^ Alla prossima!

Sparkling Fun – Detergente solido modellabile

Bungiorno a tutti!
Oggi post brevissimo per uno spignatto creativo e relativamente poco utile, parlo del dupe del Fun di Lush. Questa ricetta è nata dalla voglia di riprodurre uno dei loro panetti, l’avevo già proposto sul blog, ma quest’ultima versione è più simile all’originale, schiuma meravigliosamente e dura senza seccarsi o liquefarsi.

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Talco 32
Amido di riso 30
Amido di riso non macinato 3
SCS 7
Betaina 6
Disodium Cocoamphodiacetate 3
Glicerina 19
Colorante viola in gel qb, colorante blu in gel qb (abbondante)
Fragranza vaniglia 10gtt, Oe lavanda di provenza 20gtt, Fragranza creme brulè 10tt
Mica polvere di stelle qb (200 gr ne ho usato circa 1 grammo).

Come si fa?
Scaldate la glicerina e aggiungere il sodium coco sulfate e il disodium cocoamphodiacetate. Mescolate per diverso tempo e se necessario riscaldate nuovamente e rimescolate. Se il sodium coco sulfate non si fosse ancora sciolto usate un montalatte o mettetelo da parte e mescolatelo ogni tanto, dopo un paio di giorni anche le ultime palline dovrebbero essersi sciolte.
Aggiungete la betaina e mescolate. Colorate e profumate subito il mix.
Mettete le polveri in un contenitore largo, tipo ciotola, e aggiungete il mix di tensioattivi. Mescolate con una paletta e successivamente impastatelo a mano (per questa operazione vi consiglio di usare i guanti) fino ad ottenete un composto uniforme simil pongo. Se dovesse essere troppo duro aggiungete ancora un paio di grammi di glicerina o viceversa poco amido.
Se dovesse servire ulteriore profumazione o colorante aggiungeteli uno per volta a gocce, impastate nuovamente, create una specie di salamino e spolveratelo con abbondante mica.
A questo punto rivestitelo di carta domopack fino all’uso.
Io ho aggiunto all’impasto qualche granello di amido di riso non macinato per fare l’effetto cielo stellato.
Le foto purtroppo non rendono, il prodotto è blu/grigio/viola, coperto da una polvere argento glitter stupenda.

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Come, dove, quando:
Ne stacco un pezzo e lo uso con se fosse un sapone, lo passo su tutto il corpo e risciacquo.
Fa una buona schiuma, morbida, e non secca per niente la pelle. Una volta sciacquato non restano brillantini, quindi è riproducibile anche da chi non li ama addosso.
Il pezzetto rimasto va fatto asciugare all’aria in un porta-sapone e riposto nella pellicola per non farlo indurire eccessivamente. Il mio ha due mesi ed è ancora morbido, non si è smollato con il tempo e non ha perso profumazione. Io non l’ho mai usato come shampoo e mai lo userò, feci una prova con l’originale e non mi piacque per nulla.
E’ un buon lavamani e può essere comodo scioglierne un pezzetto nella vasca dove si fa il pediluvio, l’acqua diventerà blu/violetta e piena di glitter :D

Può essere un prodotto carino per bambini, da usare al posto del pongo durante il bagno, se al posto del detergente in polvere ne usate uno delicato (ad esempio il lauryl glucoside) ricalcolando la sal basterà aggiungere altro amido al composto se non dovesse indurirsi a sufficienza con le dosi che vi ho dato.

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, alla prossima!

Sparkling shower gel – Docciaschiuma agrumi e cacao

Ciao a tutti ^_^
Oggi vi presento un detergente corpo con un tensioattivo per me relativamente nuovo, il sodium coco sulfate. Complice un ordine da Aromazone e uno da Glamour Cosmetics ne ho preso in abbondanza, da qualche mese lo sto testando in varie formule, tra cui shampoo, detergenti vari e altre belle cosine di cui vi scriverò prossimamente.
Il docciaschiuma di oggi è pienissimo di glitter e mica, è decisamente lavante, quindi non troppo adatto per le docce giornaliere, perfetto da usare una volta ogni tanto.

1bagno

Fase A
Acqua 20gr
Sodium Coco Sulfate 8 gr
Phenonip 0,5gr
Profumo qb 0.5/1 (mix OE petitgrain limone, OE petitgrain mandarino, OE mandarino, OE bergamotto, OE pompelmo bianco, OE pino, assoluta incolore di cacao, fragranza cannella, fragranza Vanillina GC),
Fase B
Acqua a 100
Glicerina 4
Lauryl Glucoside 3
Disodium cocoamphodiacetate 2
Cocamidopropyl Betaine 10
Acido lattico fino a pH 5.5
Polyquaternium 7 0.5
Polyquaternium 10 in soluzione 2% 1.5
Proteine quaternizzate della seta 0.5
Fase C
Mica Polvere di stelle GC 1
Mica Golden Jewel GC 0.5
Colorante blu gel qb
(SAL. Circa 13.5)

Come si fa?
Il SCS è solido, sia che lo compriate da AZ che da GC vi arriverà in perline di dimensioni variabili. Io preferisco quello di Glamour Cosmetics, è in perline un po’ più fini, quello AZ arriva in bastoncini (come quelli sugli shampoo solidi Lush) e ci mette un po’ più tempo a sciogliersi. È abbastanza polveroso e quando si scioglie i fumi non sono gradevolissimi, io quando lo maneggio uso una mascherina e arieggio la stanza. Ho preso il tensioattivo e parte dell’acqua della ricetta e li ho messi in un becher a bagnomaria. Ho mescolato fino a scioglimento del tensioattivo, ci mette un po’, circa una decina di minuti.
Ho tolto dal fuoco, aspettato che intiepidisse e aggiunto conservante e profumazione, mescolato e aggiunto i restanti ingredienti della fase B. All’aggiunta della betaina il detergente dovrebbe essere freddo, se non lo fosse aspettate il raffreddamento.

2bagno

Correggendo il pH attenzione a non scendere sotto al 5 o si smolla il detergente e non è recuperabile, non diventa mai liquido come l’acqua ma non sarà in grado di tenere in sospensione le miche. Ho aggiunto i restanti ingredienti tranne le miche, frullato. Per ultime ho aggiunto le polveri e il colorante, solo mescolando.
Per perdere le bolle ci mette qualche giorno, è meglio utilizzare bottiglie dal collo ampio o il detergente non esce bene.
L’ho profumato con un mix di agrumi, cacao e vaniglia, non ho messo le percentuali perché ho fatto preventivamente il mix e ne ho aggiunti circa 0.7 grammi. È molto invernale e abbastanza natalizio, le feste sono finite ma mi piace portarmi questi profumi dietro fino a primavera.
A patto di aggiungere la fragranza all’inizio questo detergente non si smolla ne con gli agrumi ne con la menta, io ne metto uno 0.5 in prima battuta e correggo successivamente il mix con altri 0.2/0.3 grammi di profumazione alla fine, prima di acidificare.

3bagno

Ingredienti e sostituzioni
Sodium Coco Sulfate: tensioattivo anionico derivato dall’olio di cocco venduto da Glamour Cosmetics e Aromazone, non ho fatto un giro di perlustrazione di altri rivenditori. Ho voluto provarlo perché si trova in tante formule eco-bio, come gli shampoo della Saponaria, Bio Marina, ViviVerde ecc., costa poco ed è molto lavante usato anche a basse percentuali (dal 4 in poi). È in polvere, va maneggiato con un po’ di attenzione perché tende ad essere un po’ polveroso. In questo prodotto l’ho usato a una percentuale maggiore di quella che uso di solito (5/6), il risultato è un po’ più lavante di quello che avrei voluto.
Fa tantissima schiuma, addensa molto e se tamponato adeguatamente a me non dispiace per nulla come primario. È diversissimo dallo SLES, a parità di SAL e tamponati nello stesso modo sembra più sgrassante e lavante un detergente con SCS.
Lauryl glucoside: sostituibile con un altro glucoside, non perde in densità.
Disodium cocodiamphoacetate: sostituibile da un altro acetato.
Cocamidopropyl Betaine: sostituibile da un’altra betaina.
Polyquaternium vari: fondamentali per addolcire il detergente.
Proteine della seta: come sopra. Sostituibili con altre proteine quaternizzate.
Miche varie: fate voi, si possono usare anche i glitter. Non vanno mai frullate o si rovinano.

4bagno

Come, cosa, quando:
Il detergente è densissimo, tanto da tenere senza problemi le miche in sospensione per almeno un mese. Considerate che ci mette gioni a perdere le bolle post frullata e ci si mette una vita a travasarlo. Sicuramente col passare dei mesi tenderanno a precipitare, ma a distanza di un mese è ancora perfetto. Andrebbe usato il Carbopol Aqua, io non l’ho utilizzato per paura di non riuscire a travasarlo.
Lo uso sotto la doccia, ma credo che la morte sua sarebbe la vasca, che attualmente non ho, fa una marea di schiuma, densa e morbida, lava bene e sembra di immergersi in una cascata di brillantini.
Le miche non rimangono sulla pelle dopo il risciacquo, quindi è riproducibile anche da chi non ama ritrovarsi scintillante ^_^
E’ un po’ aggressivo, quel tensioattivo a quella percentuale anche se ben tamponato tende ad essere molto sgrassante, quindi ok per pelli normali, ma per pelli secche sarebbe meglio alternarlo a qualcosa di più dolce. Io lo sto usando una doccia si e una no, sento l’esigenza di una crema dopo l’uso, mi lascia la pelle un po’ secca.
Ne farò un’altra versione tenendo il SCS più basso e aggiungendo Carbopol Aqua, vi terrò aggiornati sul risultato ^_^

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, alla prossima ^_^

Atollo 13 – Docciascrub

Questo era uno dei prodotti che avevo in lista da provare da un po’. Sono riuscita a prenderlo e all’uso l’originale mi ha dato qualche problema. Il mio non era densissimo, mezzo dito di docciaschiuma sopra e il sale sotto, sicuramente meno delle duemila foto che ho visto su Google.

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Ho ovviato alla liquidità aggiungendo sale fino ad ottenere una consistenza densa, da quel momento ci siamo pacificati. Non essendo veramente un gel basta comunque mezza goccia d’acqua a ricreare la pozza malefica in superficie.
Ecco quindi la ricetta rivisitata da me, un po’ più dolce, tamponata e in gel.

Acqua a 100
Glicerina 7
Gomma xantana normale 0.5
SLES 20
Lauryl glucoside 5
Sodium Cocoamphoacetate 5
Cocamidopropyl betaine 7
Colorante blu in gel 3gtt
Profumazione: 2 (Mimosa/neroli/violetta/limone)
Sale qb

Ricetta bruta per chi non spignatta: due cucchiai di detergente, sale a densità desiderata. Ne ho fatta una microdose con un cucchiaino di Regina di Rose e AWWW.

Come si fa?

Ho disperso la gomma nella glicerina e ci ho versato sopra l’acqua, mescolando per formare il gel. Ho unito i tensioattivi, uno alla volta mescolando, frullando dopo l’aggiunta della betaina.
Ho colorato e aggiunto il sale, una vagonata di sale, per 100gr di detergente e ottenere una consistenza densa ne ho aggiunto circa mezzo chilo.
Il mix di tensioattivi è una base detergente che uso spesso, di solito aggiungo anche un surgrassante e proteine, in questo caso ho provato ad attenermi il più possibile all’originale. Si può omettere il lauryl (non è presente nell’originale) o sostituirlo con un altro glucoside. Ricalcolate sempre la SAL se cambiate un tensioattivo in ricetta.
Non ho messo conservante vista la percentuale abnorme di sale.

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Cosa ne penso?
Il prodotto è un po’ diverso dall’originale, la consistenza è quella di una pasta gellosa, non fa molta schiuma e scrubba bene a patto di mettere davvero tanto sale. Questa versione non è male se non l’avete mai provato o avete avuto i miei stessi disguidi e non vi disturba abbandonare la fragranza. Se siete fedelissimi alla versione della bottega potreste non trovarvi.
A me non fa impazzire, al pari dell’originale non ho capito quanto debba lavare e quando scrubbare, quindi proprio non mi ci trovo. Non mi secca la pelle in modo disturbante, ma dopo l’uso ho bisogno di una crema idratante. Preferisco di gran lunga Ocean Salt, lo trovo un po’ più delicato.
I consigli d’uso sono quelli standard per gli scrub, non utilizzarlo spesso e usarlo solo su cute integra.

Voi avete mai usato questo prodotto? Come vi siete trovate?

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, alla prossima ^_^

Ocean Salt homemade

Ciao fanciulli ^_^
Oggi vi propongo un altro scrub in crema, dalla realizzazione decisamente facile.
Sapete già del mio amore/odio per Lush, non apprezzo particolarmente il reparto creme e shampoo, ma divento pazza per tutti gli altri prodotti di skin-care.
Tra questi c’è Ocean Salt, che ho avuto modo di provare sotto Natale insieme ad Atollo 13, e li ho trovati scrub discreti, forse un po’ troppo aggressivi per i miei gusti per via del sale, ma comunque sfiziosi e riproducibili. Avevo già letto la versione di Patty, io ho preferito una versione in crema che comprendesse acqua.

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Vi riporto l’inci dell’originale:

Sale marino fino (Sodium chloride), Infuso di pompelmo fresco (Citrus paradisi),Cristalli di Sale Marino (Coarse Sea Salt),Stearic Acid (Stearic Acid), Estratto di lime freschi in vodka (Citrus aurantifolia), Sodium Cocoamphoacetate (Sodium Cocoamphoacetate), Cetearato di glicole (Glycol Cetearate), Triethanolamine (Triethanolamine), Burro di avocado (Persea gratissima), Olio extravergine di cocco (Cocos nucifera), Olio essenziale di lime (Citrus aurantifolia), Essenza assoluta di alga Fucus (Fucus vesiculosus), Essenza assoluta di foglie di violetta (Viola odorata), Glicerina Vegetale (Glycerine), Lanolina (Lanolin), Cetearyl Alcohol (Cetearyl Alcohol), *Limonene (*Limonene), *Linalool (*Linalool), Profumo (Perfume), Colour 42090 (Colour 42090), Propylparabene (Propylparaben)
Fase A
Acqua a 100
Idrolato di pompelmo 20
Glicerina 5
Gomma xantana 0.5
Fase B
Gliceril stearato SE 5
Alcool cetilico 2.5
Burro di avocado 5
Olio di avocado 2
Olio d’oliva 5
Olio di cocco 10
Fase
Sodium Cocoamphoacetate 5
Phenonip 0.5
Profumazione 1 composta da: Oe lime, Oe limone, fragranza violetta
Colorante blu 2gtt
Sale qb (circa mezzo chilo per 100gr di crema finita)

Come si fa?
Ho disperso la xantana nella glicerina e ho formato il gel versandoci sopra acqua e idrolato.
Ho preparato la fase grassa e ho messo entrambe le fasi sul fuoco a bagnomaria. A temperatura giusta per emulsionare ho emulsionato, versando la fase oleosa dentro quella acquosa. Ho mescolato fino a raffreddamento e ho aggiunto il tensioattivo, mescolato e aggiunto la restante fase c.
Ho tenuto a riposo la crema una settimana e ho aggiunto il sale, circa mezzo chilo, per ottenere la consistenza desiderata.

Non vi faccio un focus sugli ingredienti essendo davvero pochi. Questo prodotto è resistito 3 mesi perfettamente, quindi non vorrei che eventuali sostituzioni possano influire sulla riuscita della ricetta. Potete omettere l’idrolato, che non ha funzione oltre quella poetica, profumarlo e colorarlo come volete.
Una versione ancora più basic per chi non spignatta potrebbe essere prendere un cucchiaino di crema gelificata con xantana (o altre gomme che non temono i sali) e aggiungere sale fino alla consistenza desiderata.

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Uso e considerazioni:
È un buon prodotto se vi piacciono gli scrub al sale, lo trovo più delicato del suo compagno Atollo 13 (già spignattato, arriverà presto ^_^). Scrubba in modo deciso, ma non lascia la pelle troppo secca o unta. Non mi ha irritata e non mi ha causato rossori, ma l’ho utilizzato unicamente sulle gambe, sul viso non lo userei mai. Continuo a preferire scrub più delicati, ma con questo non mi sono trovata male. Non lo rifarò una volta terminato, ma è stata una soddisfazione poterlo riprodurre in casa.
Contro ogni previsione non ha perso acqua, non si è sfasciato ed è ancora identico dopo tre mesi.
È diverso rispetto all’originale, nel mio c’è più sale e risulta meno cremoso, ma volendo è possibile abbassarlo o alzarlo a piacere.

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, alla prossima ^_^

Botanical Garden – Detergente viso delicato menta e geranio

Ciao a tutti!
Eccomi con un nuovo post dedicato alla cura del viso, questa volta vi presento un detergente con estratto di calendula profumato quasi esclusivamente da oli essenziali.
Il mio feeling coi tensioattivi non è migliorato molto col tempo, sul blog sono comparsi pochissimi detergenti viso e l’ultimo risale circa all’estate scorsa. Dopo diverse prove ho notato che la mia faccia non tollera bene troppi surgrassanti e addensanti come il Carbopol Aqua.
Ho provato a formulare questo detergente dalla realizzazione davvero semplice, lo sto usando dall’autunno scorso e mi sta tornando molto utile in questo periodo.

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Acqua a 100
Fruttosio 40
Glicerina 1.5
Gomma xantana normale 0.3
Trimetilglicina 4
SLES senza formaldeide 10
Disodium cocoamphodiacetate 2
Coco glucoside & glyceryl oleate 2.5
Decyl glucoside 3
Cocamidopropyl betaine 5
GC – Pearl (Glycol Distearate (and) Steareth-4) 3
Estratto CO2 di calendula 0.1
Estratto glicolico di cetriolo 2
Cosgard 0.6
Profumazione: OE Ylang Ylang sporcatura, OE geranio bourbon 1gtt, OE menta 2gtt, OE limone 2gtt, OE rosmarino 2gtt, fragranza Rosa Rossa 3gtt
Colorante blu in gel 2gtt

Come si fa?
Ho preparato lo sciroppo di fruttosio, scaldando l’acqua e versandoci sopra la polvere. A parte ho disperso la xantana nella glicerina, versato lo sciroppo e mescolato per formare il gel, aspettato che il tutto raffreddasse e aggiunto la trimetilglicina.
Ho aggiunto i tensioattivi, uno alla volta, mescolando tra un’aggiunta e l’altra, frullando dopo l’inserimento del perlante.
Per ultimi ho aggiunto gli estratti, il conservante e la profumazione, rifrullando. Si formeranno una marea di bolle che scompariranno entro un paio di giorni, a quel punto si può colorare e travasare.
Una cosa che non scrivo spesso dandola per scontata è il controllo del pH, controllatelo sempre e se fosse necessario abbassatelo (o alzatelo) con una soluzione di soda o lattico.

Ingredienti e sostituzioni:
Fruttosio: sostituibile con lo zucchero. Sul viso mi trovo meglio ad utilizzare il primo, sul corpo, visti i costi, vado di zucchero.
Trimetilglicina : umettante, lenitiva. Se l’avete vi consiglio di utilizzarla, io la utilizzo spesso nei detergenti viso e intimo.
Mix di tensioattivi: non lo modificherei se non con materie prime molto simili. Ho provato il sarcosinato al posto dello sles ma non mi piace particolarmente sul viso e il lauryl glucoside al posto del decyl rendeva il prodotto un filo meno lavante.
Estratto CO2 di calendula: lenitivo, un po’ poetico in un prodotto a risciacquo. Se non l’avete è omissibile. Regala un colore orrido al prodotto, giallino/verdastro, motivo per cui non lo sto usando più nelle creme ma solo in detergenti viso e intimo.
Estratto glicolico di cetriolo: astringente, lenitivo e poetico. Sarebbe meglio utilizzare attivi ed estratti in una crema, ma metterne un po’ anche nei detergenti mi predispone ad utilizzarli con più volontà. Nel mio caso il marketing funziona anche nell’autoproduzione :D
Conservante: il fruttosio a quella percentuale dovrebbe essere sufficiente a conservare il prodotto, ma vi consiglio ugualmente di utilizzare un conservante.
Profumazione: è un mix che mi piace molto, rinfresca e rimane sulla pelle per una mezz’ora buona, senza essere troppo invasivo. L’Ylang Ylang va utilizzato a dosi lillipuziane o appesta. Due gocce di menta sono sufficienti, io non riesco ad utilizzare prodotti troppo mentolati sul viso, quella quantità per me è il giusto compromesso. Ovviamente è sostituibile da una fragranza già pronta.

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Questo periodo per me è tragico, tra piumini e allergie varie ho il viso incline ad arrossarsi e a prudere, altri lavaviso commerciali mi peggioravano parecchio la situazione, quelli spignattati alla lunga mi sembrava lavassero poco. Con questo invece mi sto trovando benone, lava bene pur restando delicato e non peggiora il prurito nelle zone più delicate.
Non è densissimo, ma non sguscia dalle mani, la xantana a quella percentuale non mi disturba, non lo trovo scivoloso o “budinoso”.
Lo uso soprattutto di sera per rimuovere gli ultimi residui di trucco e latte detergente, al mattino uso quasi sempre Bûche de Noël o altri detergenti simili in pasta senza tensioattivi.

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, alla prossima ^_^

Bûche de Noël – Detergente viso delicato

Ciao a tutti e buona Primavera!
Sono tornata per proporvi la versione home-made di un detergente viso acquistato sotto Natale, Bûche de Noël. Faceva parte della collezione natalizia in edizione limitata, è un peccato non sia in linea permanente, l’ho trovato uno dei migliori detergenti che l’azienda abbia prodotto fin’ora.
Avrei fatto scorta se non fossi stata limitata dalla data di scadenza molto breve e dal prezzo non proprio popolare.
Ho voluto provare a riprodurlo, il risultato è davvero simile, la pelle risulta detersa e morbida, non ho avuto problemi di lucidità nonostante la presenza di burro di cacao. Ne ho fatte due versioni, una che rimane più morbida/malleabile e simile all’originale, una più secca, ma più facilmente lavorabile sul viso.

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Ricetta morbida:
Farina di mandorle 18
Caolino 13
Glicerina 17,5
Burro di cacao 0.5
Mirtilli rossi essiccati 1
Oe mandarino 1gtt, fragranza Mandorla 2gtt
Ricetta secca:
Farina di mandorle 17
Caolino 16.5
Glicerina 15
Burro di cacao 0.5
Mirtilli rossi essiccati 1
Oe mandarino 1gtt, fragranza Mandorla 2gtt

Come si fa?
Ho tritato non troppo finemente i mirtilli rossi e li ho messi a bagno nella glicerina per un giorno.
Ho aggiunto il burro di cacao alla glicerina e l’ho fuso passandolo qualche secondo al microonde.
Ho aggiunto ai liquidi fragranza, caolino e farina di mandorle e ho impastato fino ad ottenere un composto omogeneo.
Fatto :D

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Ingredienti e sostituzioni:
Farina di mandorle: indispensabile, è l’ingrediente chiave insieme al caolino. Volendo è possibile macinare le mandorle.
Caolino: indispensabile e non sostituibile. Vi sconsiglio di sostituirlo all’argilla verde, troppo aggressiva e darebbe al prodotto un colore opinabile.
Glicerina: indispensabile. Gli altri detergenti simil Lush che ho pubblicato contenevano anche una percentuale di acqua, in questo caso ve la sconsiglio, la glicerina mantiene il prodotto morbido più a lungo. Ho fatto un paio di prove e l’acqua in questa ricetta trasforma il prodotto in marmo in un paio di settimane.
Burro di cacao: sostituibile da burro di karitè o da un altro burro che avete in casa e non sia eccessivamente secco.
Mirtilli rossi essiccati: li ho messi per poesia, se non li avete ometteteli, non cambia nulla anzi evitate di trovarvi pezzi di mirtilli secchi sparsi per il lavandino.

Come scrivevo poco sopra la prima versione assomiglia di più all’originale, è una pasta leggermente più morbida, ma deve essere lavorata qualche secondo prima di essere passata sul viso. La seconda versione (quella in foto) invece si trasforma in una crema appena entra a contatto con l’acqua.
Fa un leggerissimo (ma proprio issimo) scrub, per nulla fastidioso. Pulisce molto bene senza seccare e tiene il viso asciutto per qualche ora.
L’aggressività dello scrub varia molto in base alla finezza della farina di mandorla, una farina più grossolana mi ha dato un prodotto più simile all’originale e un pelo più morbido, ma un po’ troppo scrubbante, una farina più fine mi ha dato, a parità di ricetta, un prodotto leggermente più duro al tatto ma più delicato sulla pelle.
Ovviamente non rimuove il trucco e non fa schiuma, lo uso esclusivamente la mattina, alternandolo a un detergente viso delicato con tensioattivi. Lo uso come tutti i detergenti di questo tipo: ne stacco un pezzo creando una crema con le mani inumidite, massaggio delicatamente sul viso bagnato, sciacquo i residui e passo un tonico.
Un etto mi dura quasi un paio di mesi, vi consiglio di non farne troppo e di non superare i tre/quattro mesi d’uso o inizia ad indurirsi.

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Purtroppo non ci siamo con il profumo, io ho usato una fragranza alla mandorla di Glamour Cosmetics, molto buona ma più dolce rispetto all’originale, meno “naturale”. Quindi via libera e profumatelo con la fragranza che volete, rimanendo sulle 5/6 gtt di fragranza per 100gr di prodotto.

Spero che le ricette vi siano piaciute, alla prossima ^_^

Summer hair care – Shampoo antiforfora, shampoo delicato alla pera e balsamo rosa e gelsomino

Come vi avevo anticipato nel primo capitolo, questo post tratterà i prodotti che hanno fatto parte della mia routine estiva e che sto tutt’ora utilizzando. Lo so che sono fuori tempo massimo, ma non si tratta di prodotti esclusivamente estivi, sono solo più leggeri e lavanti rispetto a quelli che uso normalmente, quindi penso possano essere carini per chi si è appena avvicinato all’autoproduzione e vuole qualcosa simil-commerciale.

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In questa parte vi presenterò il balsamo e due shampoo che ho utilizzato in questi ultimi mesi.

Il primo shampoo è un’antiforfora ed è la punta di diamante del post. È un prodotto che mi ha dato enormi soddisfazioni e che pur lavando bene rimane molto delicato e non irrita la cute.
La ricetta non è farina del mio sacco, ma ho preso spunto da questa

Shampoo antiforfora
Acqua 100
Glicerina 2
Guar hydroxypropyltrimonium chloride 0.10
Inulina 2
Miele 2
Sles 25
Lauryl glucoside 8
Disodium cocoamphodiacetate 5
Coco glucoside & glyceryl oleate 2
Cocamidopropyl betaine 10
Perlante 5
Piroctone olamine 0.50
Acido salicilico 0.50
Alcol buongusto 0.50
Phenonip 0.5
Proteine quaternizzate della seta 2
Poliquaternium 7 1
Fragranza: Rosa rossa Glamour Cosmetics 10gtt, Vaniglia Glamour Cosmetics 3gtt, Gelsomino Gracefruit 5gtt, Oe mandarino verde 5gtt

Come si fa?

Per prima cosa ho fatto sciogliere piroctone olamine e acido salicilico nell’acool.
Successivamente ho preparato la fase acquosa, ho sciolto glicerina e miele nell’acqua, disperso a pioggia il guar hydroxypropyltrimonium chloride e ho frullato per rendere omogeneo il composto.

Ho aggiunto all’acqua tutti i tensioattivi eccetto la betaina e ho frullato.
Ho aggiunto betaina e perlante, mescolando il composto è diventato densissimo, quasi un blob, ma aggiungendo la soluzione alcool, piroctone e salicilico si è leggermente fluidificato.
Per ultimi ho aggiunto proteine, polyquaternium 7, conservante e fragranza, frullando il tutto per omogeneizzare il composto.
La versione originale prevede il mentolo, che sono sicura renderebbe il prodotto più fluido. A me personalmente gli shampoo al mentolo non piacciono molto, ma in un prodotto del genere credo sia una buona idea per rinfrescare la cute.
Il risultato finale è molto denso e schiumogeno, lava bene ma non secca i capelli, che grazie ai condizionanti sono resi pettinabili.
Ho provato questo shampoo tutto agosto e settembre, perché causa stress e caldo mi si era presentata una fastidiosa forforina secca, con conseguente prurito alla cute. Quando si presenta questo problema di solito sparisce da solo nel giro di un mese, in questo caso la forfora è sparita nel giro di 3/4 lavaggi, idem il prurito, la cute è tornata alla normalità nel giro di 10 giorni.
Per me è super promosso, credo ne terrò sempre un flacone di scorta se dovesse ripresentarsi la malefica.

Sostituzioni:
Potete omettere il miele, a me piace nei prodotti per capelli, ma non è indispensabile, fa più poesia.
Terrei identica la base lavante, per me è molto buona così e modificando qualche tensioattivo il prodotto potrebbe risultare diverso. Vi consiglio di partire dall’originale che vi ho linkato poco sopra e modificare eventualmente qualcosa a seconda delle vostre esigenze.
Piroctone olamine e acido salicilico sono indispensabili, sono gli attivi antiforfora, quindi se li omettete avrete un prodotto completamente diverso. Per approfondimento.

Le proteine sono sostituibili da altre proteine quaternizzate.
Il polyquaternium non è sostituibile, aiuta a rendere più districante lo shampoo. Se lo omettete lo shampoo cambia tantissimo, quindi vi consiglio di utilizzarlo.
Il perlante non è sostituibile, si può omettere, ma è d’aiuto nell’addolcire la formula, quindi se lo omettete considerate che avrete un prodotto molto diverso.

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Shampoo delicato gelsomino e pera
Acqua 45
Glicerina 5
Gomma xanthana 0.7
Miele 3
Inulina 2
Guar hydroxypropyltrimonium chloride 0.10
FASE B
Decyl glucoside 15
Lauryl glucoside 13
cocamidopropyl betaine 10
FASE C
Pantenolo 2
Proteine quaternizzate della seta 2
Phenonip 0.5
Profumazione: Estratto liquido pera 100% 13gtt, fragranza gelsomino Gracefruit 7gg,

La ricetta è presa da qui, per gentile concessione di Piccante ^_^
Il procedimento è lo stesso dello shampoo antiforfora.
Il risultato finale è un prodotto semi-liquido, mediamente schiumogeno, ottimamente lavante, ma delicato.
La ricetta andrebbe un po’ rivista per una questione di densità, ma con questo shampoo mi ci sono trovata benissimo. Ci sono pochi condizionanti, quindi i capelli hanno bisogno di un balsamo per essere resi più pettinabili.
È delicatissimo sulla cute, lo sto usando da aprile ed è LO shampoo delicato che alterno a prodotti più aggressivi o lavanti.
Rende i capelli lucidi e morbidi, non appesantiti, e rimangono puliti per tre/quattro giorni.
Con questo prodotto si è trovato molto bene anche il mio ragazzo (cute grassa), quindi lo consiglierei anche a chi non ha una cute normale/secca, magari alternato a uno shampoo più lavante.

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Balsamo rosa e gelsomino
Acqua a 100
Guar hydroxypropyltrimonium chloride 0.1
Miele 3
Gel ai semi di lino 5
Esterquat 1.5
Behentrimonium chloride 2
Alcool cetilstearilico 4
Olio di cocco 0.5
Proteine quaternizzate del latte 1.5
Proteine del grano in polvere 0.3
Pantenolo 1
Cosgard 0.7
Profumazione: Rosa Rossa Glamour Cosmetics 5gtt, Tea Rose Gracefruit 5gtt, Gelsomino Gracefruit 10gtt

Il procedimento è lo stesso utilizzato in questa maschera.
Questo balsamo è stato pensato da utilizzare in combo con shampoo condizionanti, infatti districa e disciplina poco, serve solamente ad ammorbidire leggermente i capelli.
Lascia i capelli morbidi, non appesantiti e molto leggeri, non nutre molto e non unge.
Non è l’ideale per capelli molto mossi o ricci, io difficilmente lo utilizzo con shampoo che non contengono condizionanti.

Sostituzioni: Se sostituite il cetrimonium chloride al behentrimonium chloride avrete un balsamo ideale per cowash, quindi ancor meno districante, ma che appesantirà meno i capelli.
Miele e gsl sono omissibili, il primo serve un po’ a “nutrire” e ammorbidire il capello, il gel aiuta a condizionare, ma non fa miracoli. Sono entrambi ingredienti poetici e omissibili.
Pantenolo: non indispensabile in un prodotto a risciacquo, ma ogni tanto mi piace metterlo nei balsami.
Proteine quaternizzate e idrolizzate: le prime aiutano a condizionare, le seconde filmano maggiormente il capello, si possono sostituire con un qualsiasi tipo di proteine quaternizzate e idrolizzate in vostro possesso (riso, latte, miele, avena ecc.).

Vi avevo promesso questo prodotto nell’ultimo post… ma non vedrete la foto, l’ho terminato e ora sto usando un altro prodotto.
Questo non è esattamente un prodotto leave-in, era un spray che utilizzavo tutte le volte che volevo ammorbidire i capelli, lucidarli e profumarli.

Spray condizionante profumato
Acqua
Proteine quaternizzate della seta 0.5
Gel ai semi di lini molto liquido 10
Pantenolo 0.7
Arginina 0.3
Cosgard 0.6
Centrimonium chloride 1.5
Cetiol sensoft 0.5
Coco-caprylate 0.5
Olio di ricino 0.2
Fragranza 40gtt (bergamotto, arancio dolce, neroli, mandarino, saldalo, vaniglia, assoluta di cioccolato in proporzione variabile)
Acido lattico a pH 4.5

Come si fa?
Ho sciolto arginina, pantenolo e proteine nell’acqua, portato a ph 4.5/5 aggiunto tutta la fase grassa e frullato. Il composto è bifasico, quindi ogni volta che si usa va agitato.
Mi sono trovata bene ad utilizzarlo dopo la doccia, a capelli umidi, rende i capelli leggermente meno crespi, ma non appesantisce, non unge e lucida.
Io utilizzavo tre spruzzate per tutta la chioma e una per le punte, sfregandomi il liquido tra le mani prima di passarlo tra i capelli.
È un prodotto super-profumato, quindi l’ho considerato più in questa veste che non come leave-in vero e proprio, spruzzandolo ogni tanto anche solo per rinvigorire il profumo.

È una ricetta davvero scema, se volete replicarla vi consiglio al limite di omettere l’arginina se non l’avete, ma di mantenere il resto invariato.

Spero che queste ricette vi siano piaciute, alla prossima!

Lime Basil & Mandarin – Detergente viso delicato

Ho fatto questo detergente da utilizzare in sostituzione al sapone che usavo normalmente per lavarmi il viso.
Mi piaceva davvero tanto lavarmi con le saponette, ma mi sono accorta che per la mia pelle è troppo disseccante, quindi ho preferito un’alternativa più delicata.
Avevo già sperimentato questo detergente, ripreso dalla ricetta di Lola, e ho preso spunto da quello per formularne uno mio.

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Acqua a 100
Carbopol Aqua SF-1 3
Glicerina 5
Fruttosio 40
Sles 10
Lauryl glucoside 3
Disodium cocoamphodiacetate 4
Coco glucoside e glyceryl oleate 3
Cocamidopropyl betaine 5
Gc-Beta HS 3
Perlante 3
Proteine della seta quaternizzate 2
Phenonip 0.5
Fragranza: Unisex 4 Glamour Cosmetics 6gtt

Sostituzioni:
Gc-Beta HS non è nient’altro che betaina surgrassata, si può sostituire con un’altra betaina, lo sles con il sarcosinato e il lauryl glucoside con il Decyl glucoside.
Le proteine della seta quaternizzate possono essere sostituire da altre proteine e il fruttosio dallo zucchero, anche se la schiuma risulterà un po’ diversa.

Farlo è molto semplice, ho preparato uno sciroppo di glucosio e a freddo ho aggiunto glicerina e Carbopol Aqua SF-1. Ho successivamente aggiunto mescolando tutti i tensioattivi nell’ordine indicato. Per ultimi perlante, proteine, conservante e fragranza. Ho preferito aggiungere il conservante per sicurezza, è un prodotto che mi sono portata in trasferta e non ho voluto rischiare che deperisse lasciandomi a piedi.

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La profumazione ha note simili al profumo di Jo Malone, ovviamente non vi risulterà un prodotto neanche lontanamente uguale alla fragranza originale, ma lo trovo fresco e unisex.
Dovrei aprire una parentesi enorme sulle fragranze dupe dei profumi famosi, spesso sono molto buone e abbastanza somiglianti, ma non riproducono mai fedelmente il prodotto originale.

Il detergente è molto denso, fa poca schiuma e lo trovo delicato. Non saprei assolutamente dire la differenza tra questo e il simil-Monoderma, avendolo finito qualche mese fa, ma con questo mi sto trovando davvero bene.
La mia pelle è mista e abbastanza delicata e negli ultimi tempi il viso stava accusando i lavaggi aggressivi della saponetta, seccandosi e tirando. Ovviamente la differenza con il sapone è abissale, con questo non sento tirare assolutamente il viso e non ho la necessità di mettermi la crema subito dopo aver lavato la faccia.
Ormai lo uso tutti i giorni da un paio di mesi, mattina e sera.

Sto scoprendo adesso i detergenti viso home-made e facendo tantissimi esperimenti, quindi ve ne proporrò sicuramente altri nei prossimi mesi.

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, alla prossima ^_^

Mint fresh – Docciaschiuma e docciacrema alla menta

Ciao a tutti!
Rieccomi dopo tre mesi di assenza, un po’ per pigrizia, un po’ per cause di forza maggiore ho deciso di prendermi una pausa dal blog.
Durante l’estate ho avuto modo di testare diversi spignatti, tra questi ci sono i due detergenti che vi proporrò oggi, che mi hanno aiutata a sopportare la caldana di luglio e di queste ultime settimane d’estate.
Il secondo è un po’ fuori tempo massimo, ho deciso di postarlo ugualmente nel caso dovessero protrarsi le temperature di questi ultimi giorni.

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Docciaschiuma menta e agrumi
Fase A
Acqua a 100
Saccarosio 20.00
Carbopol Aqua SF-1 3.00
Fase B
Sles 20.00
Lauryl glucoside 5.00
Coco Glucoside & glyceryl oleate 5.00
Cocamidopropyl betaina 10.00
GC-Beta HS (Cocamidopropyl Betaine, Glyceryl Laurate, Sodium Chloride, Aqua) 5
Proteine quaternizzate della seta 1.50
Perlante (GC Pearl – Glycol Distearate (and) Steareth-4) 2.00
Phenonip 0.50
Profumazione qb (circa 15gtt): 1 parte di olio essenziale di menta piperita, 3 parti di mix olio essenziale di limone, litsea citrata, bergamotto, un paio di gocce di vaniglia Glamour Cosmetics.

Ho preparato lo sciroppo di zucchero, aspettato che intiepidisse e aggiunto di Carbopol Aqua SF-1. Ho aggiunto uno ad uno i tensioattivi, mescolando tra un’aggiunta e l’altra, per ultima la betaina.
Ho inserito proteine, perlante e conservante, per ultima la profumazione. Ho mescolato tra un’aggiunta e l’altra e frullato alla fine, le bolle sono sparite in un paio di giorni.

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Questo docciaschiuma nasce da un momento di noia totale a luglio, ha un range di tensioattivi abbastanza limitato avendolo prodotto con quelli che utilizzo solitamente per lo shampoo.
Avrei dovuto usare il fruttosio, ma non avendolo ho ripiegato sul saccarosio. In genere lo zucchero da una sensazione più “untuosa” al tatto e un prodotto leggermente più scivoloso, in questo caso il Carbopol sembra avere attenuato questa pecca.
Di solito utilizzo il Carbopol per addensare detergenti che hanno tensioattivi un po’ rognosi (es. sodium cocopolyglucose tartrate, decyl glucoside ecc.), in questo non essendoci niente di smontante al di fuori della profumazione è venuto molto denso.
E’ delicato ma abbastanza lavante, l’ho utilizzato alternato al suo compagno qua sotto per tutta l’estate e non mi ha mai seccato la pelle.
La profumazione è fresca, ho messo due gocce di vaniglia (speziata) per addolcire un po’ gli agrumi, ma non è del tutto percettibile e il risultato è una fragranza agrumata unisex.

Docciacrema menta cocco e lime
Acqua a 100
Glicerina 5
Carbopol Aqua SF1 7 (consiglio di portare a 8)
Sarcosinato 20
Lauryl glucoside 10%
Disodium cocoamphodiacetate 5%
Cocamidopropyl betaine 7
GC-Beta HS (Cocamidopropyl Betaine, Glyceryl Laurate, Sodium Chloride, Aqua) 3
Olio di cocco 12
Phenonip 0.5
Olio di cocco 3
Mentolo 1.5
Fragranza: 9 gtt di fragranza cocco savon Glamour Cosmetics, 5 gtt di olio essenziale di lime, 3gtt di fragranza Zucchero filato.

Questa formula non è mia, l’ho presa dal forum di Lola a questo link, sostituendo lo il sarcosinato allo sles.
Ho mescolato acqua, glicerina, Carbopol e aggiunto tutti i tensioattivi nell’ordine indicato.
La betaina per ultima, sempre prima di inserire olio e fragranza.
Ho unito al bagnoschiuma i primi 12 grammi di olio di cocco, il conservante, frullato, unito i restanti tre grammi di olio di cocco in cui avevo fatto sciogliere il mentolo e la profumazione e frullato nuovamente.
Col senno di poi porterei il Carbopol a 8, il mentolo smolla parecchio, il detergente è leggermente più fluido di come lo vorrei.
Il cocco che ho usato è dolce e delicato, leggermente saponoso, mi ricorda vagamente lo Splend’Or. La fragranza è un po’ sintetica, ma sinceramente non ho ancora trovato un cocco che non mi spari negli anni 80′ quando lo annuso. Non so come possa venire con un’altra fragranza al cocco, ho quelle di Gracefruit e Manske e non le trovo buonissime.

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Questo rinfresca parecchio, mi ha salvata nelle due settimane drammatiche a cavallo tra luglio e agosto. Il primo utilizzo è “molto intenso”, stappa il naso :D,  l’effetto gelo dura circa una ventina di minuti.
La persona a cui l’ho fatto provare non apprezza assolutamente l’effetto del mentolo, quindi se non avete mai provato un prodotto del genere vi consiglio di farne 50/100 grammi solo per provare o rischiate di buttare via un detergente.

In definitiva questi due prodotti mi sono piaciuti parecchio, il primo penso di riprodurlo anche in autunno, con il secondo credo ci rivedremo il prossimo anno.

Spero che questi due bagnoschiuma vi siano piaciuti, alla prossima ^_^