Ciao a tutti!
Ecco la seconda puntata della serie dedicata ai capelli ^_^
Vi avevo già anticipato qualche prodotto nel primo post, in questo finirò la parte relativa al lavaggio e introdurrò uno dei primi due leave-in che uso per la piega.
Come spiegato nel primo post i miei capelli sono trattati (tinti) e a volte faccio piega liscia con asciugacapelli e piastra, quindi sono abbastanza secchi è un po’ rovinati. Avevo dimenticato nel primo post di scrivere che la mia chioma arriva quasi in fondo alla schiena, quindi abbastanza lunga e ingestibile :D
Shampoo delicato avena e agrumi
Acqua 100
Glicerina 3,00
Guar hydroxypropyltrimonium chloride 0.15
Miele 4,00
Inulina 2,00
Gomma xantana normale 0.3
Sles 10
Lauryl glucoside 10
Sodio Cocopoliglucosio Tartrato 8
Disodium cocoamphodiacetate 3
Cocamidopropyl betaine 10
Trimetilglicina 4
Tintura madre di avena 2
Proteine quaternizzate del latte 2
Phenonip 0.5
Fragranza Orange Blossom Gracefruit, Oe limone, Oe rosmarino
Colorante viola e blu un gel qb
Come si fa?
Preparo il gel di xantana e guar, predisperdendo le gomme nella glicerina e aggiungendo l’acqua della ricetta. Aggiungo miele e inulina e frullo.
Aggiungo i tensioattivi al gel come nell’ordine della ricetta, scaldando pochissimo il lauryl glucoside per renderlo liquido, mescolo e come ultima cosa frullo. Controllo il pH e lo porto tra 5 e 6 con acido lattico (ne bastano poche gocce).
Aggiungo la restante fase C, un ingrediente alla volta mescolando, e prima di profumare rifrullo.
La consistenza è liquida ma non scivola dalle mani, per evitare che lo shampoo smolli molto aggiungo la profumazione in più fasi, di solito inserisco uno 0.5, frullo, aspetto fino al giorno dopo e aggiungo altra profumazione se necessario.
Il colore l’ho ottenuto con un mix di blu e una punta di viola di colorante alimentare in gel, il miele che ho usato era molto chiaro, idem la tintura madre, quindi il colore dello shampoo risultava un giallo molto tenue, che sono riuscita a coprire bene.
Con questo shampoo mi trovo molto bene, è delicatissimo, abbastanza condizionante, fa una schiuma media ed è l’ideale per lavaggi frequenti. Nonostante abbia meno condizionanti di quello alla birra trovo annodi meno i capelli, quindi quando lo uso utilizzo il balsamo o la maschera solo sulle punte. Non ha un super potere lavante, nel senso che non riesce a togliere tutti i residui degli impacchi oleosi o maschere veramente grasse, ma lava bene, in modo molto delicato, perfetto per lavaggi frequenti o da alternare a uno più aggressivo.
L’avena funziona? Non ne sono sicura, ma credo che il mix di tensioattivi delicati, il miele, l’estratto e la betaina anidra aiutino a rendere il prodotto molto dolce.
Dopo l’uso i capelli sono districati abbastanza bene, lucidi e morbidi.
Maschera balsamo post-shampo al lime e limone
Fase A
Acqua a 100
Glicerina 10
Acido lattico in sol 90% 1.5
Inulina 2
Fase B
Stearamidopropyl dimethylamine 5
Esterquat 5
Cetyl palmitato 6
Oliwax 3
Olio di lino 5
Burro di limone 2
Burro di lime 2
Burro di cupuaco 1.5
Olio d’oliva 2.5
Fase C
Pantenolo 1
Proteine quaternizzate del latte 2
Phenonip 0.5
OE limone 15gtt, OE lime 10gtt, Vaniglia GlamourCosmetic 2gtt, OE geranio 1gtt
Come si fa?
Preparo la soluzione di acqua e acido lattico, aggiungo la glicerina e l’inulina e metto il becher a bagnomaria sul fuoco.
Metto anche il becher con la fase grassa sul fuoco e al raggiungimento della temperatura verso la fase grassa dentro quella acquosa, frullando fino a sbiancamento.
Lo tratto come se fosse un balsamo, quindi non frullo più ma mescolo fino a raffreddamento. Controllo il pH della fase C e lo porto a 5 con una goccia di lattico, le stearamidopropyl dimethylamine non amano variazioni di pH e gli ingredienti vanno aggiunti al pH in cui è il balsamo.
Aggiungo la fase c lentamente, mescolando e metto da parte. Dopo circa una settimana la crema sarà densa da vasetto. Ho usato il cetyl palmitate perché ne ho ancora mezzo chilo da eliminare, al suo posto potete usare cetilico, che renderebbe la crema certamente meno budinosa. L’Oliwax non credo si trovi, al suo posto potete usare altro cetilico o cetilstearilico, per un totale di 9 cere addensanti. Sembrano tante ma non lo sono, le stearamidopropyl dimethylamine danno balsami liquidissimi e io volevo una maschera da vasetto, quindi questa è la quantità che ho trovato per ottenere una consistenza densa.
Il burro di lime e di limone sono burri di campionatura, sono burro di karitè addizionato ad olio essenziale, quindi potete sostituire i burri agrumati con un 4% di burro di karitè. Il burro di cupuacu è simile al cacao, un po’ più duro e secco, potete sostituirlo con quest’ultimo.
La profumazione l’ho scelta per accordarsi ai burri usati, molto profumati, e allo shampoo alla birra, ma si sposa bene anche con quella all’avena o con prodotti al cioccolato.
Io ho usato grassi che piacciono ai miei capelli, la faccio una volta a settimana, solitamente nel we, dopo lo shampoo ne spalmo una noce su tutti i capelli partendo dalle spalle e insistendo sulle punte, lascio in posa 5 minuti e lavo. Anche se è abbastanza grassa non lascia residui, i capelli risultano morbidissimi e lucidi, senza nodi e setosi.
É un prodotto corposo e pesante, ci sono parecchi grassi per essere un post shampoo e molti condizionanti, quindi va bene per chi ha capelli davvero secchi, per tutti gli altri potrebbe risultare pesante.
Questa maschera è il top con lo shampoo alla birra, riprende bene l’odore dello shampoo e funge sia da balsamo che da maschera quando non ho avuto tempo di fare l’impacco pre-lavaggio, la sconsiglio dopo un impacco pre-shampoo perché è i capelli potrebbero sembrare unti.
Fluido anticrespo
Fase A
Acqua
Guar hydroxypropyltrimonium chloride 0.5
Idrossietilcellulosa ad alta viscosità 1.20
Inulina 1.00
Fase B
Cetrimonium chloride 1.50
Coco caprylate 0.80
Cetiol sensoft 0.60
Ethylhexyl stearate 0.40
Tocoferolo 0.20
Phenonip 0.40
Fragranza 40 gtt
Fase C
Pantenolo in soluz. al 75% in acqua 0.75
Polyquaternium 7 0.20
Colorante rosso in gel 1gtt
Come si fa?
Ho scaldato l’acqua a circa 60° e versato guar, gelificante e inulina a pioggia, frullato e lasciato raffreddare mescolando. Ho preparato la fase B mescolando i grassi al centrimonium chloride.
Ho versato tutta la fase B nel gel, prima mescolando poi frullando. Ho unito la fase C e rifrullato.
Attenzione alla pesata, una volta mi è scappato 0.30 di grasso in più ed è riaffiorato dopo qualche mese.
Ho fatto questo fluido copiandolo pari-pari da quello di Lola, adattandolo alle mie esigenze e a un paio di ingredienti che non avevo. La consistenza è liquidina, ma non completamente fluida, io ho usato un gelificante ad alta viscosità rispetto a quello suggerito dalla ricetta e mi rimane sempre un po’ più denso.
È eccezionale e ne uso a vagonate, al link trovate tutte le recensioni e la ricetta originale.
Io lo uso sia a capelli umidi che dopo l’asciugatura, ne utilizzo circa mezzo cucchiaino, per volta e ripasso con una spruzzata sulle punte, lascia i capelli morbidi, lucidi, senza nodi e aiuta tantissimo con il crespo.
Sui miei capelli non trovo unga o lasci residui, credo sia uno dei migliori prodotti per la piega che abbia mai provato, se avete i capelli lisci o un mosso che volete liscio provate a riprodurlo, è davvero di semplice esecuzione e svolge un ottimo lavoro.
Con questo fluido riesco ad ottenere un liscio naturale, non a spaghetto, solo con asciugacapelli e spazzola, cosa mai successa con altri prodotti anche commerciali.
Non ho messo la fragranza perché l’ho già rifatto 3 volte e la profumo a seconda dell’estro momentaneo, quella che sto usando ora è un fiorito in cui dominano agrumi e gelsomino. Profumatela tanto perché l’odore resta sui capelli e si sente fino al lavaggio successivo.
Questa era la seconda parte della mia hair-care, mancano la parte sulle maschere fresche e un paio di leave-in per i capelli ricci.
Spero che i prodotti vi siano piaciuti ^_^ Alla prossima!